venerdì 19 giugno 2015

Finn Harries "My Generation Must Save The Planet"

Finn Harries.

"Come studenti di architettura e design, ci viene insegnato di cambiare e ri-immaginare il modo in cui le cose sono. Ci viene insegnato che il mondo in cui viviamo non ci è stato concesso. E' il risultato dei migliori sacrifici che i nostri antenati potevano permettersi a quell'epoca.
Ha dei difetti, ed è il turno della nostra generazione di riprendere da dove loro hanno lasciato, e di creare un mondo che vogliamo vedere per noi stessi e per i nostri figli.

Ho cominciato a capire che la società e la cultura in cui sono nato stanno danneggiando il pianeta in cui viviamo ad una scala più alta rispetto agli anni passati. Mettiamo il profitto prima delle persone, economia prima dell'ambiente, il progresso prima dello scopo. E come risultato, il cambiamento climatico è diventata la questione più importante della nostra generazione.

Ma è un problema così corposo e complesso che non siamo sicuri di come approcciarlo. Non sembra essere una minaccia per la nostra vita di tutti i giorni, e molti di noi pensano che ci siano per certo degli scienziati molto intelligenti che risolveranno il problema per noi.

Mi incuriosii. Se il cambiamento climatico è veramente una grande minaccia da come mi è stato detto, allora il mio lavoro di designer e di un architetto dovrebbero focalizzarsi su come aiutare a risolvere questo problema. Volevo veramente capire, in termini laici, cosa stesse causando il cambiamento climatico. Perché il surriscaldamento è pericoloso? E come posso compiere una differenza positiva?

Ho iniziato partecipando a dei corsi che trattavano di "sustainable design" alla mia università. Ho passato un weekend in Cedar Rapis, Iowa per vedere l'ex vice presidente degli Stati Uniti, Al Gore, presentare il suo famoso slide show e spiegarlo passo passo ad uno dei suoi "climate reality" workshops; Ho preso una copia del libro di Naomi Klein "This Changes Everything" ed ho scaricato il maggior numero possibile di documentari inerenti al caso.

Quindi, cosa causa questo cambiamento climatico?

Combustibili fossili: due parole che ho sentito dire molte volte. Ma fino a poco tempo fa non ero in grado di spiegarvi cosa fossero i combustibili fossili. Ho appena capito che ogni anno bruciamo sempre di più per dare energia alla nostra economia moderna. Esce fuori che un combustibile fossile è semplicemente un deposito fossilizzato, piante combustibili e animali che sono stati sepolti sotto la nostra terra per milioni di anni, che poi sono diventati carbone, olio e gas. Bruciare combustibili fossili rilascia grandi quantità di diossido di carbonio nella nostra atmosfera.

Viviamo in una pianeta con più di 7 bilioni di persone. Il volume di cibo e prodotti che consumiamo oggi è di gran lunga maggior a quello delle epoche passate. Non ne siamo a conoscenza nella nostra vita giornaliera, me l'infrastruttura che ci da i nostri bisogni, particolarmente qui nel mondo occidentale, è andata completamente fuori controllo - spesso con il risultato di imperdonabili livelli di inquinamento di acqua e aria.

Abbiamo raggiunto un punto in cui tutte le nostre azioni umane danneggiano l'ambiente in una scala molto più ampia di quanto noi possiamo comprendere.

Quindi queste moltissime azioni umane stanno causando l'aumento delle temperature. Ogni mese vediamo tempeste peggiori, più incendi e maggiori siccità di prima. La scienza dietro questo è lunga, ma se sei interessato guarda "Guardian's ultimate climate change FAQ"

Mentre scrivo queste parole, San Paolo, Brasile, New York e la California stanno passando un livello record di siccità. In Bangladesh le case vengono portate via da altissimi livelli di acqua e in Greenland e Antartica molti ghiacciai si stanno sciogliendo per poi entrare in mare.

Questi impatti climatici non sono leggende. Stanno succedendo adesso. Forse la realizzazione più grande è che se continuassimo in questo modo, non è il nostro pianeta che cesserà di esistere, ma noi stessi. Alzando il livello del mare, siccità e tempeste, questi ci spazzeranno via. Stiamo rischiando tutto quello che abbiamo per incrementare la nostra ossessione per le grandi produzioni e il consumo ad un punto non necessario.

Quindi questa è la realtà, ed ora cosa? La mia prima reazione è stata quella di nascondere la testa sotto la sabbia. Ma comunque mi rifiuto di accettare il triste futuro che si presenta davanti a me. Come risultato del nostro cambiamento climatico, noi abbiamo un'unica opportunità di costruire un futuro migliore. Noi umani siamo innovativi e adattabili. Siamo capaci di riconoscere e rettificare i nostri errori.

Il tema della priorità dei profitti rispetto la sofferenza umana non è nuovo. Prima di sfruttare i combustibili fossili per le macchine che fanno il lavoro per noi, utilizzavamo gli uomini sotto forma di schiavitù. Solo 200 anni fa, la gente credeva che la schiavitù fosse moralmente accettabile perché portava buoni risultati, energia economica che era in grado di dare una spinta all'economia globale.

I nostri antenati riconobbero l'iniquità e la cambiarono. Durante la storia abbiamo cambiato legislazione, opinioni e i sistemi arcaici per poter creare un mondo migliore in cui vivere.

Oggi, come la generazione più collegata della storia, noi abbiamo l'unica possibilità di creare un futuro che abbracci tecnologie rinnovabili; che democratizzi il modo in cui produciamo e consumiamo energia; che incoraggi la condivisione e la consumazione responsabile; e che possa provvedere lavori in nuovi settori focalizzati nel progresso della sostenibilità.

Abbiamo già visto Elon Musk creare una macchina elettrica da un bilione di dollari che lui dichiara possa valere come l'Apple (tra un decennio). Abbiamo visto centinaia di impianti eolici e parchi solari apparire in tutto il mondo. La Costa Rica gestì l'intero paese su energia ri-utilizzabile per 75 giorni quest'anno sfruttando il potere geotermale e idroelettrico.

La responsabilità adesso passa ai nostri governi e alle grosse corporazioni di fare enormi e significativi cambiamenti.

Grosse corporazioni e università possono iniziare cessando i loro investimenti dall'industria dei combustibili fossili. Noi stiamo già vedendo alcune dare l'esempio ma ce ne sono molte altre che possono seguirlo. Come leader del mondo, a Dicembre andranno insieme a Parigi a discutere il futuro del nostro pianeta alla "United Nations Climate Change Conference".

Se stai leggendo questo articolo, hai quindi accesso ad internet. Hai la unica occasione di dare voce alla tua opinione. Hai il consenso gratuito e il potere di farti ascoltare e di influenzare le decisioni che verranno prese a quella conferenza. Non importa in che paese vivi, di che colore è la tua pelle, di che genere o orientamento sessuale, o in quale religione credi.
Questo influenza ogni singolo umano nel nostro pianeta. Siamo la prima generazione che può vedere gli effetti del cambiamento climatico e l'ultima a poterne fare qualcosa.

Quindi alzati in piedi, parla e fai parte della generazione che è ricordata per aver cambiato il corso della storia dell'umanità, per creare un mondo migliore in cui vivere"

Articolo originale http://www.theguardian.com/environment/2015/jun/08/its-up-to-us-to-create-a-better-future-for-the-planet?CMP=twt_gu&CMP=twt_gu